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giorgionebbiadi Giorgio Nebbia - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Nel primo capitolo del libro della Genesi -quello che narra, secondo la tradizione ebraico-cristiana, l’origine del mondo- è scritto che Dio, dopo aver fatto il cielo, la terra e le acque, creò “la luce” e vide che era ”cosa buona”. A questa “cosa buona” l’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per la Scienza e la Cultura, ha deciso di dedicare il prossimo anno 2015, una eccezionale occasione per riconoscere le infinite forme in cui la luce entra nella vita umana. Alla luce si deve la crescita dei vegetali attraverso la fotosintesi (fotos è il nome greco della luce), la vista, l’illuminazione artificiale, il funzionamento dei pannelli fotovoltaici.

giorgionebbiadi Giorgio Nebbia

Una persona per vivere ha bisogno di cibo costituito da sostanze chimiche che vengono in parte bruciate all’interno dell’organismo, liberando l’energia necessaria per il lavoro fisico, muscolare e per le funzioni vitali, e che in parte servono a “rimpiazzare” le proteine che vengono consumate durante il lavoro biologico.

Il fabbisogno alimentare giornaliero è soddisfatto con circa 3000 chilocalorie e circa 70 grammi di proteine al giorno. Inoltre occorrono altre sostanze come sali minerali (almeno circa 5 grammi di cloruro sodico, il sale comune, al giorno) e poi vitamine, ormoni e alcune sostanze minori. E poi occorre acqua, almeno circa 2 litri al giorno con un contenuto salino che non deve superare 1 grammo di sali totali per litro. Più o meno, per persona, 500-600 chili di carboidrati e grassi, 25 chili di proteine, 2 chili di sale e 700 litri di acqua potabile all’anno.

La grande esposizione universale EXPO 2015 che sarà aperta a Milano da maggio a ottobre dell’anno venturo ha scelto come tema: ”Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Un bel tema perché il problema di come nutrire una popolazione terrestre di oltre sette miliardi di persone, che aumenteranno, nei prossimi decenni, di circa 50-60 milioni all’anno, è il più grande con cui dovranno confrontarsi governanti e scienziati per molti decenni futuri. “Dove troveremo tutto il pane/per sfamare tanta gente?”, sono i versi di una famosa canzone scout che riassume la dimensione di tale problema.

manuela donghi x gaia e dlz 3764 ok3 def 800x654Campagna natalizia di Gaia e Diamoci La Zampa con Manuela Donghi

IL DECALOGO “ADOZIONE A NATALE: PERCHE’ SI – PERCHE’ NO”

La scelta migliore per “scaldare” il Natale (ma anche per i periodi successivi)? Portarsi a casa un cagnolino o un micetto, offrirgli un tetto e l’affetto di cui si nutre il miglior amico dell’uomo. Ma con attenzione: un nuovo membro della famiglia non si compra come fosse un paio di braghe. Va adottato con il cuore e con la testa.

“Per trovare (e farsi scegliere da) un amico a quattrozampe invitiamo a visitare il Rifugio più vicino a casa propria ”, è l’appello del presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. "Ci sono cani e gatti bellissimi, giovani, ma anche saggi e anziani, tutti con lo sguardo tenero e penetrante, che chiedono e offrono affetto, dolcezza e amicizia”.

Manuela Donghi, giornalista televisiva di Class Tv e vegetariana convinta, è testimonial della campagna “Adottalo con il cuore e con la testa” – vedi foto di Alberto Mori. “Se vogliamo regalare un cucciolo occorre ricordarci che la decisione deve essere realmente ponderata. “Le statistiche”, spiega Manuela Donghi, “dicono che gli amici a quattro zampe trovati sotto l’albero, in 4 casi su 10 vengono poi abbandonati”.

“La scelta di portarsi a casa un cane o un micio non deve essere dettata da un’emozione superficiale”, sottolinea Meyer. “Deve essere matura, responsabile e ben ponderata”. Ecco perché Gaia e Diamoci la Zampa hanno predisposto il decalogo “Natale e animali: perché si – perché no”. Perché un’adozione sia per sempre. E sia un vero regalo per il quattrozampe ma anche -e soprattutto- per chi lo accoglie per tutta la vita.

Animali e regali di Natale. Il decalogo di Gaia e Diamoci La Zampa

img-20141216-wa0005ok"Animali e Ambiente: dal cuore alla Costituzione": questo il titolo dell’iniziativa della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente (di cui fanno parte le maggiori associazioni eco-animaliste italiane, compresa Gaia Animali & Ambiente) svoltosi a Milano domenica 15 dicembre.

Obiettivo: un cambiamento storico nel rapporto uomo-altri animali. La Federazione ha lanciato un manifesto-appello affinché la tutela dell'ambiente e degli animali in quanto esseri senzienti sia inclusa tra i principi fondamentali della Carta costituzionale. Il testo è chiaro e netto.

Nell’attuale fase storica, caratterizzata da profondi mutamenti a livello globale, si va affermando una più moderna concezione dell’uomo e del suo rapporto con la natura, un atteggiamento più consapevole dei limiti entro i quali possiamo disporre delle risorse planetarie e rispettoso del sentimento di empatia che ci lega agli altri esseri viventi.
Di questa evoluzione hanno già preso atto, almeno in parte, l’Unione europea con il Trattato di Lisbona e numerose Costituzioni del continente, come quelle di Germania, Austria e Svizzera. Appare strano che non ci abbia ancora pensato l’Italia, paese dallo straordinario patrimonio ambientale e ricco di biodiversità come nessun altro in Europa.
Siamo dunque convinti che sia finalmente arrivato il momento di accogliere, tra i beni e i valori tutelati dai principi fondamentali della nostra Costituzione, l’ambiente, gli ecosistemi e gli animali in quanto esseri senzienti, capaci cioè di provare piacere e dolore e come tali degni non solo di rispetto ma anche di una diversa considerazione giuridica.

Il manifesto è appoggiato da tutte le 34 associazioni che fanno parte della Federazione ed è stato sottoscritto da intellettuali e personalità di spicco: i primi firmatari sono l’oncologo Umberto Veronesi e l’on. Michela Vittoria Brambilla. Nel concreto, sostiene una proposta di legge costituzionale presentata da Brambilla per la modifica agli articoli 9 e 117 della Costituzione.