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locandina_9_settembre_webDOMENICA 9 SETTEMBRE DALLE ORE 19 IN POI...
APERITIVO CON SMOOTH JAZZ DEL TRIX DUO
RISTORANTE PIZZERIA BAGNI ITALIA  - Corso Italia 9 Genova

Nel magnifico contesto del pontile sul mare dei Bagni Italia, secondo aperitivo musicale all'insegna del Jazz, organizzato dalle Zampette solidali di Gaia Liguria per aiutare i nostri amici animali in difficoltà.

Vi offriremo un ottimo aperitivo alla frutta, alcolico o analcolico a scelta, con un ricco buffet vegetariano, il tutto accompagnato dal magnifico Smooth Jazz del Trix Duo, che offrono la loro professionalità a titolo gratuito per aiutare i nostri amici animali. http://www.trixband.com/

Il costo è di 10 euro, di cui 7 verranno devoluti per il nostro progetto di salvezza dei cani al Sud Italia e per i gatti locali, in questa occasione per i mici della colonia del cimitero di Sestri Ponente curati dal Sig. Stefano.
Sarà allestito anche un punto raccolta di cibo per cani e per gatti per cui vi invitiamo a duplicare la vostra generosità portando anche scatolette crocchette per loro!

Inoltre ci sarà il nostro libro delle adozioni con le foto di tanti amici in cerca di casa.

Vi aspettiamo numerosi!!

cell.349 1763214 - 335 6820245 (dopo le h. 18.00) anche con sms oppure via e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

nebbiagiorgiodi Giorgio Nebbia

Quarant’anni fa, nel 1972, appariva la traduzione italiana di un libro intitolato “Il cerchio da chiudere”, del biologo americano Barry Commoner, uno studioso che era stato attivo nella denuncia dei danni ecologici e umani derivanti dalle scorie radioattive delle esplosioni nucleari dell’atmosfera e nei movimenti che portarono alla cessazione di tali esplosioni a partire dal 1962. Commoner aveva pubblicato vari libri e articoli per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze negative di molte innovazioni tecnico-scientifiche, e sui rapporti fra scienza e società. Commoner spiegava che la natura opera secondo cicli chiusi; le scorie della vita animale e vegetale diventano fonti di altra vita; la tecnica umana invece produce scorie che sono estranee alla natura e fonti di inquinamento. La salvezza andava perciò cercata nello sforzo di “chiudere il ciclo” prodotti-natura, come diceva il titolo del libro citato all’inizio.

giorgionebbiadi Giorgio Nebbia  

L’Italia ha attraversato, in questa estate 2012, uno dei periodi più caldi della sua storia. Caldo “africano”, con aria ad alto contenuto di umidità, per settimane in attesa di aria fresca atlantica che non arriva mai; una situazione che è una chiara conferma dei mutamenti climatici e del lento progressivo, inarrestabile, aumento della temperatura media planetaria, dovuti all’”effetto serra”, cioè all’aumento, a causa del crescente inquinamento dell’atmosfera, della frazione di energia solare trattenuta all’interno dell’atmosfera stessa. Proprio come avviene in una serra in cui si coltivano fiori.

Per limitare tale inquinamento occorrerebbero accordi internazionali perché il pianeta è un tutt’uno e l’aria e le acque circolano da un continente e da un oceano all’altro (l’aria calda di questa estate non viene proprio dai lontani deserti africani?) per cui l’inquinamento provocato dalle centrali cinesi o indiane modifica la temperatura media in Africa o in Siberia. Le conseguenze sono davanti ai nostri occhi; al di la del personale disagio di ciascuno di noi, i campi sono riarsi, i raccolti sono perduti in America e in Europa, fonde una parte dei ghiacciai che sono le riserve di acqua per il futuro, fiumi e bacini di raccolta dell’acqua sono a livelli bassissimi. E incendi, dolosi, provocati da criminali, ma resi più facili dalla siccità e dal vento caldo, si diffondono in tutta Italia arrivando alle soglie delle grandi città.
loghinoWWF Lombardia, Gaia Animali & Ambiente e altre associazioni ambientaliste hanno chiesto alla Regione Lombardia (con istanza ex art. 50 L.R. 12/2005) l'annullamento e l'inibizione dei permessi di costruire in contrasto con le norme prevalenti nei confronti del Comune di Gera Lario.

Già le associazioni ecologiste hanno depositato il ricorso al TAR contro il Comune di Gera Lario e il Consorzio della Riserva Naturale del Pian di Spagna, nei confronti della Soprintendenza dei Beni architettonici e paesaggistici perché si fermi lo scempio annunciato e ignorato al Pian di Spagna, la zona umida riconosciuta e tutelata a livello internazionale e Riserva naturale regionale, dove si vorrebbe costruire a 150 metri dal lago (in zona a rischio esondazione, tutelata dalla convenzione di Ramsar, Sito di interesse comunitario dall'Unione europea e considerata Zona di Protezione Speciale) una casa colonica con annesse serre e spaccio vendita di prodotti aziendali.

Le associazioni firmatarie chiedono alla Giunta regionale l’annullamento del provvedimento e la segnalazione al Segretariato della Convezione di Ramsar e all’Unione Europea, in relazione alla plateale violazione della normativa internazionale a tutela delle zone umide di importanza internazionale – tale è il Pian di Spagna dal 1976 – e delle Direttive comunitarie Habitat e Uccelli.