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foto elisa cezza r5Un nuovo colpo all’integrità e al futuro del Parco Agricolo Sud Milano.
Il Consiglio Provinciale ha adottato giovedì 5 luglio 2012 la variante al Piano territoriale del Parco che consente l’ampliamento di un centro intermodale della società Sogemar – circa 100mila mq – nel territorio del comune di Vignate, nell’Est milanese, compreso nel perimetro del Parco.

“Tutti a parole vogliono fermare il consumo di suolo, vogliono difendere l'agricoltura”, dichiara Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente. “Poi, appena ti distrai, la ricoprono d'asfalto per far posto a strade e capannoni. Viene il voltastomaco a vedere la differenza tra la gestione del territorio in Italia e nel Nord-Europa” (foto Elisa Cezza).

Lo stralcio dal Parco Sud di 100mila metri quadri di aree agricole di Vignate è stato deliberato per ampliare le attività di un polo logistico che  -sarà un caso? - sta a pochi chilometri dalla BreBeMi e dalla Tangenziale Esterna (TEM). I terreni agricoli tutelati dal parco si trasformeranno in polo di logistica ferroviaria. Una funzione indispensabile, si dice, per ridurre il trasporto di merci su strada. Ma non si spiega come mai, a soli 7 km lungo la stessa ferrovia, ci sia un altro gigantesco interporto, quello di Segrate, con sterminati fasci di binari coperti di rovi ed erbacce.

“Il caso di Vignate è solo l'inizio”, ammonisce Meyer. “Le nuove autostrade funzioneranno come il miele per le mosche, spunteranno lottizzazioni, piastre commerciali, logistiche, produttive, capannoni.

19 si, 3 astenuti e 3 no allo scempio del territorio.

Tra i no quello di Pietro Mezzi, capogruppo Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio Provinciale. “Ho votato contro”, afferma Mezzi, "perché questo intervento è un altro tassello del processo di smantellamento del Parco Sud pezzo per pezzo. Dispiace che una parte dell’opposizione di centrosinistra si sia schierato a favore (ma tre consiglieri  del Pd si sono astenuti) avallando un’operazione dannosa sull’immediato e pericolosa in prospettiva. Il problema non è soltanto questa nuova grave ferita inferta a Vignate ma il progetto che si individua dietro le quinte. La Provincia ha, infatti, intenzione di mettere a punto una variante generale al Piano territoriale del Parco Sud che aprirebbe la possibilità di numerosi nuovi interventi che finirebbero per intaccare profondamente una delle più importanti aree protette lombarde e raro esempio di sostenibilità ambientale”, conclude Mezzi.

Chi si occupa di diritti animali è costretto quotidianamente ad avere a che fare con vicende drammatiche, problemi da risolvere, situazioni che generano ansia. Per fortuna, però, ci sono anche happy end. Oggi abbiamo voglia di raccontarne qualcuno, che ci sono capitati nelle ultime settimane.

Edgar Meyer

La loro storia ha un inizio comune: tutte e tre salvate dalla strada (strada assolata del Sud) in tempi diversi, dove vagavano magrissime e senza più forze. In comune anche il loro “salvatore”, un professore dalla barba bianca, del quale erano diventate l’unica compagnia.

Nel giardino della villetta, accucciate ai suoi piedi, ascoltavano le sue poesie, che lui declamava a voce alta. Un piccolo paradiso per Cesca la dolce, Chicca la rossa, Lea la bella. Passeggiate tra gli ulivi, pennichelle sotto l’araucania.

Ma le cose belle, spesso, purtroppo, hanno una fine. Un brutto giorno l’amico dalla barba bianca non si è più svegliato e loro lo hanno atteso a lungo invano. Sembrava che il loro destino fosse un canile del Sud… o di nuovo la strada.

Fortunatamente amici di Milano, che annualmente andavano a trovare il professore, sono andati a prenderle (noleggiando un camper: si tratta di 3 cagnolone grandi!) e le hanno sistemate temporaneamente in un bellissimo rifugio alle porte di Milano. Nel giro di due mesi Chicca e Lea hanno trovato due splendide famiglie adottive che, riempendole di tenerezze e affetto, hanno ridato loro la gioia di vivere.

cesca1La Cescona, vecchiotta e un po’ obesa, vive ancora al rifugio, libera, ed è la mascotte di tutti i volontari e visitatori. Il suo continuo scodinzolare denota la sua contentezza. Chi volesse recarsi al rifugio di Arzago d’Adda il sabato pomeriggio trova Cesca al bar del rifugio, dove qualcuno le allunga sempre un pezzettino di brioche…

Sono trascorsi 3 anni dalla fine della loro bella esistenza al Sud, ma nel frattempo la vita è tornata a sorridere a Cesca, Chicca e Lea.

Per contrbuire al suo mantenimento, è possibile adottare a distanza Cesca. Ecco come: http://gaiaitalia.it/home/donazioni/112-adozioni-a-distanza-un-affido-simbolico-per-aiutare-chi-aiuta-gli-animali.html

 

Leda avrebbe dovuto essere un cane da caccia. E’ infatti una bella segugia bionda. Timida, paurosa, terrorizzata da ogni sparo, del cane da caccia non ha proprio l’istinto né l’animo. Solo l’aspetto.

cucciolo segugioFino a pochi mesi orsono viveva in un piccolo serraglio insieme ad altri 11 cani, poco cibo, poco riparo, per non parlare di carezze o contatti umani.

Ad un controllo di due guardie zoofile, il proprietario cacciatore “offriva” loro Leda, dicendo che comunque avrebbe dovuto “disfarsene” dato che si era rivelata per lui una “bocca inutile” da sfamare.

Portata al rifugio di Arzxago d’Adda, dove Diamoci La Zampa e Gaia “custodiscono” i loro protetti, pian piano ha iniziato a prendere confidenza con i volontari, poco alla volta ha capito che ilo mondo è fatto anche di tenerezza e che dell’uomo (non di tutti, aihmè!) ci si poteva anche fidare.

Di lei si è innamorata, dapprima in fotografia sul sito www.diamocilazampa.it, un giovane architetto, Daniela, che dopo aver contattato l’associazione è venuta moltissime volte a trovare Leda al rifugio, fino a conquistare la fiducia del suo carattere schivo e diffidente causato dai traumi subiti.

Finalmente è arrivato il grande giorno di “andare a casa”! Ora Leda e Daniela sono amiche inseparabili. La cagnolina, nata e vissuta per due anni in un misero serraglio, divide con Daniela lo studio di architettura e di sera il suo bel divano bianco, dove “insieme” guardano la televisione!

Per aiutare ad avere un happy end alle tante Leda ancora in attesa:
dona il tuo 5 x 1000 a Gaia Animali & Ambiente: c.f. 97160720153
oppure fai una piccola donazione:
C/C postale: n. 46940599 (IBAN IT82 E07601 01600 000046940599 per bonifici).
C/C bancario Banca Intesasanpaolo 6250159970/86 (IBAN IT81 G030 6909 4776 2501 5997086)  intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus – C.so Garibaldi 11 – 20121 Milano

caneBilly è un cagnolino allegro, pelo ruvido, musetto birichino.

La sua è una delle tante storie di “cucciolo – giocattolo”. Preso da piccolo per esaudire il desiderio dei bambini che “avevano tanta voglia di un cucciolo”, quando è cresciuto il giocattolo ha perso di interese ed è diventato un fastidio.

Prima lo si è collocato sul balcone, poi in cortile; ma, dato che scappava, è stato legato alla catena. Giovane, esuberante, con tanta voglia di correre e giocare. Infine è stato consegnato all’associazione Diamoci La Zampa e al rifugio hanno dovuto tagliargli il collarino, tanto era diventato stretto. Le associazioni Diamoci La Zampa e Gaia Animali & Ambiente si sono subito messe alla ricerca di una nuova famiglia per Billy.

Con successo, come fortunatamente talvolta accade. Da un paio di settimane Billy vive con un’affettuosa “mamma umana”, con una cagnolina giovane come lui con la quale si diverte un mondo, e con un cagnolino vecchietto che lo ha benevolmente accettato… ci sono anche diversi gatti, che Billy ignora.

Anche questo un fantastico happy end, una vita iniziata male ma che si è ben presto…raddrizzata.

Per aiutarci a dare a tanti altri trovatelli un happy end:
dona il tuo 5 x 1000 a Gaia: C.f. 97160720153
oppure fai una donazione all'associazione
C/C postale: n. 46940599 (IBAN IT82 E07601 01600 000046940599 per bonifici).
C/C bancario Banca Intesasanpaolo 6250159970/86 (IBAN IT81 G030 6909 4776 2501 5997086)  intestato a Gaia Animali&Ambiente Onlus – C.so Garibaldi 11 – 20121 Milano