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almo natureAlmo Nature, sponsor della squadra di basket femminile NBA-Zena Genova, scende in campo per i cani alluvionati

“Giochiamo per gli animali e per alti ideali”: questo lo slogan che ha caratterizzato, fin dalla presentazione alla città di Genova ed al Sindaco, la stagione 2013-2014 dell’Almo Nature NBA-Zena, al suo esordio nel secondo campionato nazionale femminile di basket, la Serie A2.

Uno slogan che trova ulteriore traduzione concreta nell’iniziativa promossa con la Lega Basket Femminile, “Un assist per la Sardegna”, che accomuna tutte le società di Serie A1, Serie A2 e Serie A3 in uno sforzo per dare un aiuto concreto alla popolazione sarda che, con sette squadre regionali nel massimo campionato, conosce bene il basket femminile. E il sostegno, originale, andrà ai canili messi in difficoltà dalla recente alluvione che ha colpito la Sardegna: non per ignorare i danni subiti dalle persone, quanto piuttosto per raccogliere e rendere operativa una disponibilità diretta dello sponsor della Nba Zena, Almo Nature, azienda produttrice di petfood naturale e biologico, che ha capito di potere e dovere interpretare il suo ruolo con diritti e pure doveri legati alla vicinanza col basket femminile.

 

allegraIl 10 dicembre, in occasione della giornata internazionale per i  diritti degli animali, parte la nuova edizione del progetto per il sociale “Allegra, Yes I am”.

Dicembre è un mese in cui di solito si parla poco di “abbandoni”, però purtroppo molto spesso il triste destino di un “pet” inizia dal Natale. “Un periodo dell’anno in cui ancora oggi gli animali domestici vengono regalati con superficialità, come fossero oggetti, senza la consapevolezza che un animale rappresenta un impegno per la vita”, sottoinea il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer.

Il progetto “Allegra, Yes I Am”, portato avanti da volontari esperti nei diversi settori della comunicazione in collaborazione con le associazioni Gaia Animali & Ambiente, AVISL-Associazione Vittime della Strada e Diamoci la Zampa, si pone l’obiettivo di dimostrare che l’abbandono è un vero e proprio problema sociale da risolvere con l’aiuto di tutti.

foto 9 nepal postaPresso il centro yoga Shankara di Milano San Felice (Segrate) a dicembre e gennaio è visitabile la piccola mostra fotografica "Ambasciatori di Pace" con Italo Bertolasi - Clown One Italia Onlus a sostegno di alcune famiglie di profughi della Siria e del già avviato progetto Kumari.

A partire da venerdì 6 dicembre 2013 Shankara accoglierà le bellissime e commoventi immagini che raccontano come realizzare una missione umanitaria per costruire ponti di pace.

A dar voce alle toccanti storie e alle colorate avventure dei volontari delle missioni di pace avremo ospiti Ginevra Sanguigno, fondatrice di Clown One Italia, e Italo Bertolasi, autore delle fotografie

sabato 14 dicembre 2013 dalle ore 18:00

giorgionebbiadi Giorgio Nebbia

Ormai due o tre volte all’anno l’Italia deve fare i conti con i danni delle alluvioni; le città allagate, i tombini intasati, i raccolti perduti, le case, i negozi, le officine piene di fango sono diventati eventi sempre più frequenti e violenti anche a causa dei mutamenti climatici. In questi giorni, che registrano il dolore in tante zone e città d’Italia, dal Nord al Sud alle isole, si può stimare in due o tre miliardi di euro all’anno il denaro pubblico necessario per risarcire i danni subiti dalle persone che hanno perduto i propri beni, le case, le possibilità di lavoro, a causa delle frane e alluvioni.

Dopo la grande alluvione di Firenze e Venezia, nel 1966, il governo diede l’incarico ad una commissione presieduta dal prof. De Marchi di indicare come evitare tali futuri disastri. La Commissione individuò le azioni da fare e indicò la necessità di investimenti per 10 mila miliardi di lire di allora, corrispondenti a circa cento miliardi di euro attuali; oggi probabilmente ne occorrerebbero molti di più perché è aumentata la fragilità del nostro territorio.

Per attenuare i dolori e i costi delle alluvioni ci sono alcune cose da fare: prima di tutto opere di rimboschimento e incentivi per riportare l’agricoltura nelle zone collinari perché la cura del bosco e il paziente e rispettoso lavoro degli agricoltori sono i principali rimedi per regolare il flusso delle acque nel loro cammino dalle valli al mare. Se il suolo è coperto di vegetazione la forza di caduta delle gocce d'acqua si "scarica" sulle foglie e sui rami, che sono elastici e flessibili, e l'acqua scivola dolcemente verso il suolo e scorre sul terreno con molto minore forza erosiva e distruttiva.