blitz di Gaia alla Pellicceria “Annabella” di Via Montenapoleone, Milano
Sabato 18 dicembre un gruppo di ragazze aderenti a Gaia Onlus si è introdotto nella pellicceria “Annabella” di Via Montenapoleone, strada affollata dallo shopping natalizio, affiggendo cartelli e ammanettandosi alla scala interna del negozio.
Le attiviste animaliste hanno inscenato la protesta all’interno del negozio con le mani sporcate di rosso sangue e affiggendo sulle vetrate alcuni cartelli che recitavano “Blood of Fur”, “Pellicce uguale morte”, “Stop fur”, “Christmas of blood”, “Basta pellicce”.
Il gruppo animalista, circa una decina di persone, era guidato dal presidente di Gaia Onlus, Edgar Meyer, dalla responsabile campagne di Gaia, Cristina Donati e da Mario Righi, storico ambientalista milanese. Al Gruppo di manifestanti si è aggiunto anche Stefano Apuzzo, presidente di Amici della Terra Lombardia. All’interno del negozio si sono ammanettate e incatenate alla scala di “Annabella”, oltre a Cristina Donati, Valentina Bertolotti e Simona Volo.
“Per una pelliccia di visone si squartano 30 visoni, per una volpe si ammazzano 20 volpi, per una di ermellino si massacrano 200 animali. Come si può pensare che indossare una pelliccia sia elegante? E’ un capo volgare, ricco solo di dolore, sangue e morte. Le alternative calde, di moda e più eleganti ci sono: cappotti di lana, pellicce ecologiche e tanti altri tessuti”, ha dichiarato Meyer.