La campagna per salvare i cuccioli
di foca.
a
cura di Daniela Bellon e
Stefano Carnazzi
Fin dalla nascita, nel 1995, GAIA si e' impegnata
a diffondere la conoscenza di questo problema. Che non e' risolto. Tutt'altro,
si registra una recrudescenza.
-La campagna
d'informazione di GAIA. Le prime petizioni.
-La nuova campagna.
-Come aiutarci.
Nel 1995, come campagna iniziale,
GAIA ha stampato 70mila cartoline-petizione:

Il
retro della cartolina recava una protesta indirizzata all'Ambasciatore
norvegese in Italia.
Alcuni pacchi di cartoline, inviate in GAIA a Milano, sono
stati portati all'Ambasciata di Norvegia a Roma.
Altre cartoline sono state portate a Bruxelles all'allora
Commissario Cee alla Pesca, l'on. Emma Bonino, che ci ricevette grazie
all'interessamento di Carlo Ripa di Meana.
Fin dai primi tempi GAIA tiene in allerta i propri Soci:
questo qui sotto e' uno stralcio d'un NOTIZIARIO di GAIA d'annata: siamo
nel marzo 1997:

Ma la campagna va portata avanti.
Al
cambio di governo europeo, le pressioni si appuntano sul nuovo Commissario
UE all'Ambiente, Ryitt Bjerdegaard. Decidiamo di inviare le petizioni
non piu' tramite GAIA, ma direttamente al suo ufficio a Bruxelles.
Il testo della lettera di protesta questa volta era scritto in inglese.
Calcoliamo che in quattro anni la Commissaria avra' ricevuto dall'Italia
almeno 15.000 firme, con una media di circa 4.000 firme all'anno. Cittadini
italiani - ed europei - che esprimevano il loro disappunto per la totale
inerzia del governo europeo su questa questione.
La
nuova campagna del 2001.
La campagna del 2001si e' composta di un nuovo gettito di petizioni, di
cartoline per la raccolta delle firme, e infine, grazie alla collaborazione
del Creativo Alessandro Petrini, della nostra PR Daniela Bellon
e l'ufficio Campagne Sociali di Publitalia '80, un nuovo
spot TV in onda su tutte le reti Mediaset.
Obiettivi:
- Ridare visibilita' al problema.
- Sensibilizzare e informare gli ascoltatori.
- Creare le basi per una campagna promozionale europea (a partire dal
marzo 2002) in partnership con i gruppi locali norvegesi di NOAH.
- Avviare una raccolta fondi per sostenere le iniziative.
- Predisporre il piano per la creazione di un OSSERVATORIO NAZIONALE
SULL'IMPORTAZIONE DI PELLI SOSPETTE. L'OSSERVATORIO permettera' di stabilire
le possibilita' di tracciare e marchiare le pelli d'importazione provenienti
dalla Groenlandia, ma non solo: potra' essere un utile 'torre di controllo'
sui traffici di pellame a basso costo anche dall'Oriente (un esempio
per tutti, le pelli di cane di provenienza cinese, cingalese, filippina
e thailandese).
Come aiutarci.
- Inviaci
ORA un'email con il Tuo indirizzo: se nell'e-mail scriverai
NOME, COGNOME e INDIRIZZO, GAIA provvedera' ad inviare al Tuo recapito
il NOTIZIARIO contenente lo Speciale sui cuccioli di foca: i dati, le
cifre, il problema, le possibili soluzioni.
- Sostieni la campagna di GAIA sui cuccioli di foca: in tutti gli
Uffici Postali puoi compilare un bollettino di CCP intestato a GAIA:
ccp 32 46 32 00 . Sul retro potrai scrivere: per CAMPAGNA SUI CUCCIOLI
DI FOCA.
- E' possibile effettuare presso la Tua banca un versamento sul
conto corrente di GAIA, o telefonare in sede per i versamenti da carta
di credito.
- Telefonando in SEDE, 02 86 46 3111, potrai parlare con i nostri Responsabili
per avere ulteriori chiarimenti.
Daniela
Bellon, Stefano
Carnazzi
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| Torna a: I
dati.
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Ogni anno i cacciatori norvegesi uccidono 35mila foche, di cui la maggior
parte non raggiunge neanche l'anno di eta'.
I cacciatori si lamentano che le foche mangiano troppo
del "loro" pesce.
Risibile la loro scusa. Ipocrita la scusa della ricerca
scientifica accampata dal governo norvegese dal 1995 per giustificare
una strage continua e inaccettabile.

LE CIFRE.
Nel 1983 - 80 pelli di foca importate in Italia.
Nel 1998 - 2.500 pelli.
(fonte: DirittoAmbiente)
LA STRAGE
Nel 1996 furono uccise 27.000 foche.
Nel 1997 furono uccise 38.000 foche.
Di queste, 25.000 avevano meno di un anno.
Le foche sono state uccise a bastonate o a fucilate.
Tali metodi hanno spesso rovinato la pelliccia delle foche,
da renderla inutilizzabile.
Le pelli, che non possono essere importate negli USA per
divieto (per tutelare i cacciatori canadesi), finiscono sul mercato europeo.
Cina, Corea e Giappone oltre ad acquistare le pelli di
foca per farne indumenti alla moda, usano il loro apparato genitale: e'
ritenuto afrodisiaco. (fonte: Animal Rights Campaign - NOAH)
Quest'anno, le foche uccise saranno almeno 35.000.
LINK
La
Direttiva europea sull'importazione di pelli
Diritto
Ambiente
Sul sito di un grande giurista verde, una velina sul caso.
Studi
internazionali
Il sito, in inglese, offre una panoramica di casi giuridici internazionali.
Wetlands
Un'Associazione newyorkese che offre alcune news sul tema.
Caccia
alle foche
Un'utile panoramica delle stragi in corso in Norvegia, ma anche in Canada
e in Russia.
Seal
Conservation Society
Con i pericoli sempre crescenti derivanti da inquinamento, pesca eccessiva,
guerre commerciali e stragi intenzionali, le foche hanno un sempre maggior
bisogno di protezione.
Aiuto
Come
aiutarci
NOAH
Gli attivisti norvegesi, partner di GAIA.
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