Bella senza crudelta' Saponi, shampoo, creme, rossetti, dopobarba. Ogni giorno ci imbattiamo in prodotti dall'aspetto inoffensivo e dal profumo gradevole. Spesso, pero', queste invitanti merci nascondono sofferenza e morte per gli animali: esperimenti crudeli eseguiti per la nostra vanita'.
Sebbene vi siano parecchie industrie cosmetiche che non sperimentano sugli animali, questo rimane sempre il metodo piu' utilizzato nelle ricerche che riguardano l'industria cosmetica, la quale si serve di tale metodo per ottenere l'autorizzazione a riversare sul mercato moltissimi prodotti sempre nuovi. E cosi', cinquantamila animali l'anno muoiono sfigurati da rossetti, intossicati da profumi, bruciati da creme. Negli ultimi anni, pero', sono state perfezionate tecniche alternative alla sperimentazione sugli animali assai piu' efficaci e sicure delle prove di laboratorio. E sono nate e fiorite aziende cosmetiche che producono e commerciano solo prodotti cruelty-free, liberi da dolore.
Un esempio? I prodotti per capelli sono biodegradabili, contengono coloranti naturali, proteine, vitamine, estratti di piante e fiori ed aromi puri al cento per cento. L'attenzione non riguarda solo il prodotto, ma anche l'involucro. Per le confezioni vengono utilizzati plastica, vetro o alluminio rigorosamente riciclati. Ma, soprattutto, si tratta di aziende che desiderano contribuire alla difesa degli animali: nessun ingrediente di origine animale e' presente nei loro prodotti. E ancora: nel rispetto di tutte le forme di vita, Aveda e Body Shop non conducono test su animali. "La missione di Aveda e' quella di prendersi cura del mondo in cui viviamo, iniziando dai prodotti che fabbrichiamo fino ai modi in cui serviamo la societa'", racconta Horst Rechelbacher, fondatore e presidente della "strana" societa'. "Aveda intende proporre un esempio di leadership e responsabilita' ambientale e ci auguriamo che il resto del mondo segua questo esempio". La storia di Rechelbacher merita di essere tratteggiata: imprenditore di successo nel campo della bellezza, negli anni Ô70 ebbe una crisi mistica. Trascorsi due anni in India con un guru, torno' in Usa dove trasformo' la sua azienda. Era il 1978 e nasceva Aveda, per un nuovo stile di vita per un benessere in armonia con l'ambiente.
Perche' tanti sforzi? "La risposta a questa domanda e' scritta nella vastissima opera filosofica che abbraccia da sempre il contesto Weleda, che ne sostiene da sempre lo spirito e i contenuti", prosegue Chiara Vassallo. "E' scritta nei gesti dei medici, degli artisti, dei contadini. Nella ricerca degli scienziati. La qualita' ne e' soltanto la naturale conseguenza". L'ultima nata? Lush. E'nata nel '95 in Inghilterra e sbarcata in Italia nel novembre di tre anni fa. A fondarla e' un team di cinque esperti di cosmesi naturale, uniti dalla comune fede vegetariana e dal piu' rigoroso rifiuto di qualsiasi forma di sperimentazione sugli animali.
A testimonianza di questa caratteristica ogni prodotto Lush, oltre alla data di fabbricazione e di scadenza, presenta il nome di chi lo ha fatto. E c'e' un'altra particolarita'. "Per noi", continua Gioia Sottocasa, "molte cose tradizionalmente liquide sono diventate solide. Questo consente di eliminare molto packaging. E avere minore impatto ambientale. Facciamo il nostro shampoo in grandi forme da sei chili che sembrano formaggi e che tagliamo poi a mano a seconda delle esigenze del cliente. Lo stesso facciamo con i saponi. Abbiamo reso solido anche l'olio da massaggio: lo facciamo somigliare a cioccolatini o dolci d'ogni sorta".
Insomma: la bellezza senza crudelta' sta conquistando spazi. Lo conferma Paola Sangalli, dinamica titolare dell'erboristeria Sangalli nel centro di Treviglio, che da otto anni vende solo prodotti de L'Erbolario. "Oggi i clienti sono molto piu' attenti rispetto ad alcuni anni fa. Chiedono prodotti non testati sugli animali. Controllano le etichette. Sia le persone di una certa eta', che acquistano prodotti naturali a scopi curativi, sia soprattutto i giovani, che frequentano il negozio piu' per ragioni di benessere ed estetica. Ma anche perche' sanno che i prodotti L'Erbolario sono tutti realizzati senza... fare la pelle agli animali". APPROFONDISCI: Qualche esempio di test...Ecco perche' scegliere il cruelty free... Salvaguardia ambientale Salvaguardia ambientale vuol dire anche salvaguardia della biodiversita' e rispetto di tutte le culture: le coltivazioni Aveda sparse in tutto il mondo sono il risultato di collaborazioni con tribu' indigene locali, cui e' garantita indipendenza economica e preservazione del proprio patrimonio culturale. Un esempio? Dal 1993 Aveda lavora con gli Yawanawa, una tribu' indigena che vive nel profondo della foresta brasiliana. Questa tribu' coltiva sul posto l'albero dell'uruku, i cui pigmenti puri sono contenuti nei prodotti Aveda per il make up. Una collaborazione che consente l'indipendenza economica della tribu'. Diritti animali L'Erbolario e The Body Shop hanno sostenuto attivamente le iniziative italiane ed europee per l'abolizione dei test cosmetici sugli animali. Una campagna di The Body Shop per il bando dei test sugli animali nell'industria cosmetica ha portato alla sottoscrizione, nel 1996, di 4 milioni di firme di cittadini del Regno Unito. Back
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Ci sono alcune regole per le diciture che su base volontaria le aziende possono apporre sui prodotti in tema di test su animali. Occhio: "testato clinicamente" o "testato dermatologicamente" non significa "non testato su animali". Si tratta di diciture non soggette a normativa. Per andare sul sicuro, per cio' che riguarda il prodotto finito, e' necessario CHE SIA SCRITTO "non testato sugli animali" o "cruelty-free". Questo in attesa che la Coalizione Europea contro la Vivisezione metta a punto un unico nuovo logo a livello internazionale valido per le differenti legislazioni di tutti i paesi.
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