VIVISEZIONE: Sabato 2 Ottobre dalle ore 11 Presidio a Milano

loghino

VIVISEZIONE: SABATO 2 OTTOBRE DALLE ORE 11 PRESIDIO DI FRONTE ALLA RAPPRESENTANZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA DI MILANO PER FERMARE LE TORTURE

Il Coordinamento “Fermiamo Harlan” con le associazioni "Gaia Onlus", "Animalisti Italiani Onlus" e la collaborazione dell'associazione internazionale People For The Ethical Treatment of  Animals, indicono un presidio di fronte la rappresentanza decentrata della Commissione Europea di Milano. L’iniziativa è organizzata per chiedere l’abolizione della inutile pratica della vivisezione e degli esperimenti sugli animali in Italia e in Europa e per contestare la nuova Direttiva comunitaria in materia.

Le Associazioni insceneranno coreografie e scenografie per dimostrare la crudeltà inutile della vivisezione, oggi ancora praticata per consentire e incentivare il business delle multinazionali chimico-farmaceutiche e degli allevamenti di animali da laboratorio.

Gli esponenti delle Associazioni promotrici hanno chiesto alla rappresentanza della Commissione un incontro per illustrare le proprie richieste e ragioni.
Al presidio sono invitati anche i cittadini in compagnia dei propri amici animali, per mostrare dal vivo le prime vittime degli esperimenti sadici e crudeli.

Info: tel. 02.86463111
 
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Tu puoi farlo #APRIILCANCELLO

È l’originale campagna delle associazioni Gaia Animali & Ambiente e Diamoci La Zampa per invitare all’adozione responsabile dei cani di rifugio, nella quale gli animali protagonisti si raccontano in prima persona.

Ideata e realizzata con la collaborazione dell’agenzia di comunicazione Atravisio Digital Creative Factory, nasce per sensibilizzare sull’adozione responsabile e ricorda che un cane non è un regalo ma un nuovo membro della famiglia che necessita di cure e rispetto.

I video raccontano le toccanti vicende di alcuni dei cani adottabili presso il rifugio Fondazione Baratieri dove Gaia e Diamoci La Zampa ospitano i “loro” cerco-casa in attesa di una famiglia. Protagonisti dei video sono Brutus, abbandonato ma giocherellone, che sogna di essere adottato per Natale, Camillo il timido, il dobermann Gigi, acquistato da cucciolo e poi lasciato in canile, Regina la “regina del Sud” che proviene dalle strade di Canicattì, i fratellini Perla e Stash arrivati in rifugio quando la famiglia si è separata.

A donare la voce ai protagonisti pelosi sono giovani attrici e attori che si sono prestati a dare loro la parola interpretandone le emozioni.

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La caccia uccide l'amore

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blitz di Gaia alla Pellicceria “Annabella” di Via Montenapoleone, Milano

blizmontenapoleone2011Sabato 18 dicembre un gruppo di ragazze aderenti a Gaia Onlus si è introdotto nella pellicceria “Annabella” di Via Montenapoleone, strada affollata dallo shopping natalizio, affiggendo cartelli e ammanettandosi alla scala interna del negozio.

Le attiviste animaliste hanno inscenato la protesta all’interno del negozio con le mani sporcate di rosso sangue e affiggendo sulle vetrate alcuni cartelli che recitavano “Blood of Fur”, “Pellicce uguale morte”, “Stop fur”, “Christmas of blood”, “Basta pellicce”.

Il gruppo animalista, circa una decina di persone, era guidato dal presidente di Gaia Onlus, Edgar Meyer, dalla responsabile campagne di Gaia, Cristina Donati e da Mario Righi, storico ambientalista milanese. Al Gruppo di manifestanti si è aggiunto anche Stefano Apuzzo, presidente di Amici della Terra Lombardia. All’interno del negozio si sono ammanettate e incatenate alla scala di “Annabella”, oltre a Cristina Donati, Valentina Bertolotti e Simona Volo.

Mentre le ragazze si trovavano all’interno del negozio di “Annabella”, sul marciapiedi antistante un gruppo di attivisti svolgeva un presidio e un volantinaggio di sensibilizzazione sul massacro degli animali da pelliccia.
L’intervento delle forze dell’ordine (Polizia, Digos e Carabinieri) ha posto fine alla pacifica occupazione del negozio, allontanando di peso le ragazze di Gaia.

“Per una pelliccia di visone si squartano 30 visoni, per una volpe si ammazzano 20 volpi, per una di ermellino si massacrano 200 animali. Come si può pensare che indossare una pelliccia sia elegante? E’ un capo volgare, ricco solo di dolore, sangue e morte. Le alternative calde, di moda e più eleganti ci sono: cappotti di lana, pellicce ecologiche e tanti altri tessuti”, ha dichiarato Meyer.

 

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Cartelloni a Genova dicono “NO ALLA CACCIA”

no cacciaMani coperte da sangue, accompagnate da una frase di Groucho Marx: “la caccia sarebbe uno sport più interessante se anche gli animali avessero un fucile”. Questa è la provocatoria campagna “No alla caccia” su Genova, ideata dall’artista Aldo Gottardo e patrocinata dall’associazione Gaia Animali & Ambiente.

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Consegnato carbone al sindaco Moratti. La Befana dell'associazione Gaia Animali & Ambiente ha premiato gli ecocattivi del 2010: Moratti e Western Union

befane2011-1Tre Befane a Palazzo Marino. Per premiare il sindaco Moratti. Quest’anno la vecchina ha portato la sua calza (bucata), una sorta di Tapiro nero, al sindaco Letizia Moratti e alla compagnia di trasferimento di denaro Western Union.  

Alla consegna davanti a Palazzo Marino, oggi, si sono presentate tre Befane di Gaia, Cristina DonatiMeg Belvedere e Valentina Bertolotti, capitanate  dal presidente e dal portavoce di Gaia, Edgar Meyer e Stefano Apuzzo. Due Befane sono riuscite a introdursi a Palazzo Marino, consegnando una calza colma di carbone, e sono poi state ricondotte di peso fuori dal Palazzo dai Vigili.

Motivazioni del carbone per il sindaco Moratti:
Addobbare la città di tradizionali luminarie e di creative installazioni costa un fiume di soldi. Così, con una cifra tra 1,5 e 2 milioni, il Comune ha messo in piedi anche quest’anno il festival Led, affiancandolo alle decorazioni tradizionali. Questa la notevole cifra che Palazzo Marino ha speso -al netto dei soldi versati dagli sponsor privati e dalle spese per le consulenze esterne- e che comprende di tutto.

Accanto alla trasferta dell’assessore all’Arredo urbano, Maurizio Cadeo, e del suo staff a Lione, dove si tiene una analoga manifestazione, «al fine di promuovere lo scambio di esperienze e in particolare di alcune opere significative che hanno caratterizzato i due festival», tra i capitoli di spesa c’è la mostra pensata come occasione per esporre i progetti già realizzati nelle passate edizioni di Led, e ci sono le azioni necessarie per avviare «relazioni e incontri con aziende private per promuovere progetti selezionati al fine di ottenere sostegno tecnicoeconomico in grado di ridurre la spesa in fase di realizzazione» (costo delle due voci assieme: 230mila euro).

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